l'antisociale


[...] poi la sera si passava all'universita'. era il traditional thursday. tutti i giovedi', sera, notte. erano lattine di birra a non finire, erano cazzate, insulti, sudore, pettegolezzi. erano persone che andavano e venivano, erano persone che passavano lontano per non farsi riconoscere, erano persone che volevano passare del tempo insieme. i freni inibitori scendevano giu' nella stomaco trascinati dalla birra. le ragazze proponevano pesantissimi rum e coca improvvisati al buio, cosi' come improvvisata era la musica che usciva da 2 penose minicasse collegate all'ipod. di tradizionale non c'era nulla, solo il nome. era incredibile l'odio ke mi risiedeva nello stomaco. non riuscivo a capacitarmene. osservavo con lo sguardo assassino ognuna delle tedesche che, troppo grasse o troppo lunghe e magre, coi loro brufoli da pringles nel cuore della notte, insultavano qualunque concetto di proporzione o bellezza o eleganza esistesse in natura. parlavano dei loro ragazzi, dei loro adoni dalle braccia d'acciaio che le avrebbero portate in estasi. si scambiavano foto come figurine, rivelando la vera natura dei loro principi grigio-topo-di-fogna. poi, suddenly, una che mi guardava da un bel po', mi fa:"eh, sai che il mio ragazzo un poco ti assomiglia infatti!". nn ci ho visto piu', ho preso la prima bottiglia che avevo davanti, una tsing-tao da 66, me ne sono scolato il rimanente, e gliel'ho spaccata in faccia. non si dica mai che io spreco le cose. all'improvviso cala il silenzio, mentre la tipa urla col suo forte accento tedesco del cazzo, urla e piange e piscia sangue dappertutto con quella faccia di merda. l'urto e' stato abbastanza violento, devo ammettere, forse per via della sua insulsa faccia ossuta e dei dentoni da coniglio ritardato. nessuno sa cosa fare, io mi giro, lo tiro fuori e piscio, cosi', per prender tempo. intanto si sentono solo la ex-dentona piangere e dell'hip hop commerciale uscire dalle casse:" give it to me give it to me baby!". mi sento stranamente rilassato, felice, svuotato. la notte mi sorride mentre la sfigurata si rotola a terra nel mio piscio, da sola, perche' fa cosi' schifo che neanche le amiche osano toccarla..

1 comment:

Anonymous said...

Mentre me lo rileggo per capire se la storia è vera o no tu intanto gira la foto (..e che cazzo, dai!).

OOHH, Ianna, torni in Cina? Sarei proprio curioso di sapere su come stanno dando le notizie del Tibet.. se le danno.

Qui in Brasile riesco ancora a farmi più giorni di vacanza che di studio, ma credo che tra un pò saranno cazzi.. amari.

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