e sono ancora sobrio


"Vieni entra, siediti, ascoltami. Mi piacerebbe poterti dire che c'e' di meglio, ma non posso."
Finalmente riesco a capirti. Sprazzi di lucidita' in mezzo al bianco statico. Tanti la chiamerebbero stupidita', emozione temporanea, rabbia. Ma io lo so che si tratta della vera ragione che viene a galla e ti sbatte la coda in faccia. Aspettare che passi significa perdere un'occasione.
"Il fatto e' che, finita l'adolescenza, tutti i flussi ormonali che agiscono sul nostro umore si placano, e la nostra polpa rossa cervellifera inizia a comprendere, mentre si abitua alla calma, piatta, dell'individuo adulto".
Sento il cuore che batte forte, pulsa fino alle orecchie, il rumore e' assordante. Tiro su il bavero del cappotto per proteggermi da pioggia e vento che mi tagliano la faccia. Entro in macchina, spalanco gli occhi, urlo. AAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH!!!!!!
Sbatto i pugni sul cruscotto, e ora che cazzo posso fare?
"Guarda verso il fondo della stanza, laggiu', nella penombra. Lo vedi? Quel pugnale appoggiato al mobile.. Non e' li' per caso, nulla e' lasciato al caso, non scordarlo mai. Tutto fa parte di un invisibile equilibrio, solo che noi non sappiamo comprenderlo".
Accendo l'auto bestemmiando, appoggio la mascherina sullo stereo. Le chitarre escono forti dalle casse piu' scassate del mondo, lancio l'auto in corsa sotto la pioggia che intanto sta' aumentando. Furtivamente 2 lacrime fuggono dai miei occhi.
"Appoggia il dito sulla lama, assapora il sangue che sgorga dalla lacerazione dell'epidermide. Pensa ad un buco piu' grande, senza fine, che ci risucchi entrambi. Avvicinati, cosi' ecco. Punta il coltello qui, all'altezza del mio cuore."
Il rettilineo sta' per finire, l'instinto di sopravvivenza mi suggerisce di frenare, io lo violento e continuo a spingere sull'acceleratore. Gard rail. Schianto.
"Si' spingi forte la lama dentro di me, cosi'!"
Vetri rotti, ovunque. Vedo..
"Si! vedo.."
Sento..
"Sento.."

....una luce...

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