La lezione delle tigri asiatiche

forse un po' troppo semplicistica, ma comunque efficace:

"La crescita economica di Hong Kong, Singapore, Corea del Sud e Taiwan e' stata cosi' straordinaria che queste 4 nazioni vengono talvolta definite le "tigri asiatiche" [...} uno studio molto approfondito di Alwyn Young sulla crescita dei paesi dell'estremo oriente [avrebbe dimostrato che] essa va attribuita soprattutto ad un aumento della quantita' di imput, e non ad un incremento della produttivita'. A Hong Kong, Taiwan e nella Corea del Sud la crescita della produttivita' totale dei fattori (una misura della quantita' prodotta per unita' di input) e' stata sensibile, ma non eccezionale; a Singapore la produttivita' totale dei fattori e' cresciuta in misura alquanto ridotta. In tutti e 4 i paesi e' cresciuta invece in misura rilevante la percentuale di popolazione occupata, soprattutto per l'ingresso sempre piu' massiccio delle donne nel mondo del lavoro. Inoltre, ciascuno di questi paesi ha incrementato notevolmente il proprio capitale umano, portando il livello di istruzione degli abitanti quasi a coincidere con quello dei paesi piu' industrializzati. Tutte e 4 le tigri asiatiche hanno governi relativamente stabili e adottano una politica economica di apertura verso l'esterno, incoraggiando le loro industrie ad esportare, a competere e a imparare a sopravvivere nel mercato mondiale. [...] E' rassicurante constatare che tutto cio' si e' realizzato seguendo un'antica ricetta: risparmio, lavoro instancabile e concorrenza."

V. Valli, 2005, Politica Economica-Introduzione all'economia dello sviluppo

1 comment:

Anonymous said...

leggere l'intero blog, pretty good

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