#4 Melbourne> You begin saving the world by saving one person at a time; all else is grandiose romanticism or politics

Prima dell'inizio delle lezioni universitarie, in Australia ( e molto prob anche negli US) fanno una cosa chiamata Orientation. Agli americani piace tanto infatti. Si divertivano tutti abbestia tantissimo.

In pratica per un paio di giorni o piu' vari personaggi si alternano al microfono spiegandoti (rigorosamente con l'aiuto di slides e filmati, si' proprio come Troy Mclure nei simpsons che infatti ora riesco a capire di piu' e mi fa anche piu' ridere) tutte le cazzate piu' mondiali che si possano immaginare.

La prima tipa ti spiega che e' difficile trovare casa (ma no?! cazzo piu' di due settimane che ricevo rifuti da baracche bungalows residence roulotte ponti sottoponti tram magazzini e sedili posteriori), la seconda ti spiega per filo e per segno come compilare il modulo di iscrizione (si' questo devo dire che mi e' molto servito, ero indeciso se scrivere il cognome su address e la data di nascita sul codice postale).
La terza si presenta come la psicologa del campus: ecco questa merita una trattazione piu' approfondita: infatti il culture shock che si ha in un paese straniero, secondo questa, consiste di 4 fasi. Che sono: excitement (di essere in un nuovo paese) depression (si realizza di essere diversi e si soffre per questo, arrivando anche all'anoressia e bulimia) adjustement (pian piano si supera la fase precedente e ci si abitua) e settlement (oramai ci si sente a casa propria).

La signora invitava a recarsi presso i loro uffici per parlare dei problemi che si incontrano, evidenziando che questo servizio e' un punto fondamentale dell'offerta dell'uni, e io tra me e me pensavo checcacchio, buttare qualche fondo per rendere l'accomodation per gli studenti piu' economica e facile da trovare invece di buttare sti' soldi cosi', io ste' fasi le ho passate tutte per trovare casa altroche' andare a raccontare i cazzi miei al parrucchiere...

Comunque si e' andati avanti cosi' per tutta la giornata, soprattutto ero meravigliato dalle facce interessate degli altri che prendevano appunti sul numero di emergenza da chiamare in caso si scoprissero bulimici tutto d'un tratto. Per venerdi' ci hanno proposto una gita allo zoo, che io allegramente boicottero' per rimanere a casa e soffermarmi sul perche' se la notte mi sballo e ubriaco troppo poi divento bulimico. Mmm mi sa che il numero della psicologa dovevo proprio appuntarmelo..

Comunque alla fine ho trovato casa. Si' a Melbourne. O meglio, non ho trovato nulla,  infatti rimango qua dove sono, a casa della vale, un coinqui cambia casa e io prendo la sua stanza. Passo dal divano alla camera. Eh, la scalata sociale, che passione..

Tra l'altro vicino a dove sto' ora si trova una palestra aperta 24 ore su 24. 7 giorni su 7. Che e' pure economica cazzo. Si chiama Dohertys, e' in Brunswick east. Sito qui. Insomma spacca tanto. Ieri ci sn andato di notte. Era pieno di fanatici proprio come me, tutte le foto mezze sudate attaccate al muro, poi le magliette coi pugni, il ring di boxe, gli attrezzi vecchissimi e i pesi in metallo grezzo anni 80, tutto che puntava a farti sentire membro di un gruppo, "gli sfigati che non hanno una vita sociale e se ne vanno in palestra di notte". Oh yeah mate.

Ora la parola del giorno, slang australiano:
Ta: Thank you

2 comments:

Alessandra said...

no ti prego voglio una foto della palestra in notturnaaa.......cmq apparte la casa?tutto ok??

5to1 said...

apparte il pensiero ke talvolta ritorna alle serate maceratesi cosi intense ma cosi' intense direi ke va tutto bene.. le foto della palestra coi maschioni ke ti piacciono tanto te le metto prima possibile!

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