Tempi duri, ragazzi miei.. quella che era considerata
l'isola felice dello straniero (ecco sì, almeno da me insomma!) pian piano si
sta trasformando e credo che rapidamente possa non esserlo più. Sto parlando
della Cina chiaramente, e di Pechino in particolare. C'è clima da caccia alle
streghe ultimamente, e credo sia facilmente riconducibile agli eventi legati
alle olimpiadi. I mass media cinesi pubblicizzano la cosa in maniera estrema, un
brain-washing continuo che sta dando i suoi frutti.
Le cose stanno così: i mass media convincono le persone che
l'occidente sia geloso del miracolo economico del dragone e che gli occidentali
( tutti nessuno escluso, naturalmente con enfasi su francesi e inglesi visti
gli ultimi sviluppi degli eventi) organizzino manifestazioni e propongano di
boicottare le olimpiadi perché è l'unico modo efficace a loro disposizione per
sabotarli. Il che, secondo me, è anche piuttosto vero, anche se non del tutto.
La maggior parte delle persone non ha possibilità né cultura per fare una
cernita delle informazioni, e se vogliamo dirla tutta neanche la voglia.
Risultato: razzismo verso qualsiasi diverso, qualsiasi straniero (occidentale).
Un paio di settimane fa, a Sanlitun 三里屯, famoso quartiere di Pechino a
ridosso della zona delle ambasciate con la più alta concentrazione di bar e
locali notturni, è stata organizzata una retata. Nessuna novità, lo fanno
spesso. Chiusi tre bar, i famosi Pure Girl, arrestato qualche spacciatore, ma
stavolta sono stati presi di mira parecchi foreigners e in particolare
arrestati dei francesi, proprio a ridosso della manifestazione contro la
fiaccola in Francia. L'ambasciata francese è dovuta intervenire per chiedere
chiarimenti e intercedere per il rilascio di questi che, sembra, siano stati
trovati in possesso di droga. E poi il giorno successivo, a quanto si dice
(sono rumors, niente di ufficiale stavolta), una massa di cinesi si siano
riuniti davanti alla scuola francese, sempre nella stessa zona, urlando
"Kill the foreigners!" e costringendo gli studenti ad andare a casa.
In ogni caso è una tensione continua che si nota, qualcuno così a caso ti
chiede se sei francese, tutti i cinesi ti trattano peggio di sempre ( il che è
tutto un dire). E' anche piuttosto triste e limitante essere identificati con
la propria nazione (o con l'Europa in questo caso) quando non si è
assolutamente d’accordo con l'opinione che esprime, e subirne le conseguenze.
Questo vale anche quando ti fanno il verso perché c'è il berlusca al governo, e
capita spesso, tanto che quando posso faccio finta di non esser italiano, ma di
questi tempi non è nemmeno così facile trovare un paese ben visto da questo
parti da cui dir di provenire...
2 comments:
perche´ non dici che sei cinese?
Scherzi a parte, Ianna tu hai il braccio piu´grosso della mia gamba, di che ti preoccupi?
mi preoccupano carmen consoli e l'inflazione, nonchè la genealogia della teoria hegeliana. rimetto. bleah
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