mi chiedo come fare a rilassarsi dove c'e' tensione palpabile
come seguire un flusso di coscienza che porta nei tuoi occhi e... e finisce sempre lì la storia poi scende sui tuoi denti bianchi sempre esposti in sorrisi da stringere il cuore... o forse allargarlo.
mi chiedo come superare l'eterna lotta tra le passioni e le costrizioni, sempre che la crisi ci lasci la possibilità
come una canzone di andrè cantata da altri, da una voce femminile roca e forse non troppo a tempo sulle percussioni dominate dai jambè, ma calda anzi torrida di passione che ti scalda la pelle nelle serate invernali solo uscendo dall'autoradio
abbiamo bisogno di troppo alcol per scatenare le sensazioni, le nostre balere post-moderne sempre pronte a venderci la perdizione indotta da intossicazione, o forse, stimati colleghi di vita, avete mai pensato alla sbornia come chiave di volta di una vita altrimenti troppo limitata da costrizioni sociali, inglesismi imposti e pompose trasformazioni di tessuti per proteggerci dalle intemperie?
sbornia come sinonimo di libertà, di esagerazione, di salire le scale fino al cielo per poi precipitare nel seminterrato più vicino agli inferi, come occhi semichiusi ma veri, come interesse per gli insetti e i parassiti mai degnati di attenzione, come annebbiamento mentale punture al fegato..
in ogni caso, trovaste mai una costanza in giro per terra, quella è sicuramente la mia quindi siete pregati di restituirla, anche perchè il mondo è vasto così come le sue possilità, e tutti stanno aspettando me, non vi accorgete che le occasioni mi chiamano a gran voce mentre io volutamente le ignoro continuando ostinatamente a scrivere righe e righe senza senso.
non mi interesso di fisica quantistica nè astrologia, mi interesso invece di non avere interessi, perchè quelli sì che fanno male..
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