[in]Consapevolezza



Ma dite, per piacere: donde i giovani derivano la loro grazia, da chi questa proviene se non da me [la pazzia]? E’ opera mia se essi di senno ne hanno pochissimo e percio’ sono affatto privi di preoccupazioni.
Non dico bugie. Appena diventano adulti e traverso l’esperienza e lo studio cominciano ad acquistare i tratti della virilita’, immediatamente in essi sfiorisce lo splendore della bellezza, la vivacita’ languisce, si raffredda la gaiezza, il vigor fisico tentenna.
E quanto piu’ si avanza lontano da me, nell’uomo gradualmente la vita si perde, sinche’ sottentra quella che i greci chiamano molesta vecchiezza, la quale non solo agli altri e’ odiosa, ma anche a se stessa.
[…] o forse esser bimbi e’ cosa diversa dal non ragionare e dal mancar di senno?E cio’ che specialmente ci incanta dei bimbi non e’ il fatto che essi sono privi di senno? Chi non proverebbe disgusto, come dinanzi a un mostruoso fenomeno, per un bimbo che avesse il senno di un adulto?

Erasmo da Rotterdam, Elogio della follia

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