Addio. Addio… è un bicchiere levato…
Un’atrocità più che un saluto. Avete mai provato a dire addio a qualcuno o qualcosa? Cioè, intendo deliberatamente? A volte in questa sciagurata vita capita che si debba abbandonare qualcosa, che si perda qualcuno, ma quasi mai ciò accade deliberatamente. Non ci si pensa, un giorno arriva la brutta notizia e BAM, si affronta la realtà, così com’è, senza fronzoli jazzistici, non so se mi spiego.
Essendo la mente umana tanto ottusa da non riuscire a comprendere il concetto di “finito”, riferito ad una lasso di tempo, che chiameremo vita, che è comunque destinato a finire, anni prima o anni dopo, a seconda del soggetto, gli esseri umani credono fermamente nella reversibilità di qualunque fenomeno, ergo non valutano bene le conseguenze delle loro azioni, confidando in un concetto di “futuro” molto vicino a quello di “infinito”, per cui ad ogni conseguenza spiacevole sarà possible applicare un cosiddetto “rimedio”.
Non so se mi spiego.
Brutte notizie oggi per me, gente. Qualcosa muore oggi, nella mia anima. Oggi provo cosa significa dire addio deliberatamente, volontariamente, fottutamente.
Però da bravo essere (poco) umano quale sono, credo ancora nell’infinito.

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