Questa per me è la seconda sciagura. Il secondo terremoto. Lo scorso anno ero a Pechino quando il terremoto in Sichuan provocò 70000 vittime ed oltre. Gli italiani non ne condivisero tanto il dolore perché l'Asia è molto, troppo lontana. Ma noi, italiani in Cina, respirammo l'aria densa e tremendamente triste di quei giorni. Come qui ora, tutti si attivarono per il solidale soccorso alle zone colpite. Si faceva un gran parlare, in quei giorni, della corruzione del regime cinese. Crollarono molti edifici, in particolare una scuola, piena di bambini. I genitori non potevano darsi pace, accusarono i capi regionali di corruzione perché la scuola era crollata su se stessa neanche fosse di cartapesta. Tutto fu insabbiato e ai genitori vennero offerti indennizzi per tenere la bocca chiusa. Qualcuno aveva anche previsto il terremoto, qualcuno inoltre aveva anche fatto notare che la costruzione della diga delle tre gole, la 三峡大坝, non era propriamente auspicabile in una zona definita ad alto rischio sismico. Dopo il terremoto il regime provvide a cancellare ben bene le tracce di tali denunce, anche sulla rete. Come non notare le analogie con la situazione italiana, come non notare le analogie con il terremoto dell'Aquila? Siamo noi italiani poi così distanti da quel che descriviamo come un "regime" con la nostra presunta "democrazia"? Purtroppo la ruota gira continuamente e la superbia non può aver ragione di se stessa..

Esprimo la mia solidarietà e vicinanza agli amici abruzzesi

Mi dissocio dal falso buonismo delle persone menefreghiste che cercano di mettersi in evidenza attraverso una tragedia, così come fanno anche e sopratutto i media.

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