Commenti a caldo sul campionato di calcio serie A

"Vista dal lato borghese, la mia vita era da una scossa all'altra una costante discesa, un continuo allontanarmi dal normale, dal lecito, da cio' che e' sano. Con l'andare degli anni avevo perduto il lavoro, la famiglia, la patria, ero fuori da ogni raggruppamento sociale, ero solo, non amato da nessuno, da molti sospettato, in continuo amaro conflitto con la pubblica opinione e la morale, e quantunque vivessi ancora nell'ambiente borghese ero tuttavia un estraneo con il mio modo di sentire e di pensare. La religione, la patria, la famiglia, lo stato avevano perduto ogni valore e non mi riguardavano piu', la presuntuosita' della scienza, delle corporazioni, delle arti mi nauseava; le mie vedute, il mio gusto, tutto il mio pensiero che una volta mi avevano circondato con l'aureola della persona intelligente erano ormai trascurati, inselvatichiti e divenuti sospetti al prossimo. Se in tutte quelle metamorfosi cosi' dolorose avevo acquistato qualche cosa d'invisibile e imponderabile, avevo dovuto pero' pagarla cara, e di volta in volta la mia vita si era fatta piu' dura, piu' difficile, piu' solitaria, piu' esposta ai pericoli.[...] Come avevo potuto arrivare a quel punto, io giovinetto alato, poeta, amico delle Muse, esploratore del mondo, ardente idealista? Come avevono potuto investirmi lentamente e perfidamente quel torpore, quell'odio contro me stesso e contro tutti, la mancanza di sentimenti, il disgusto profondo, l'inferno schifoso del cuore arido e disperato?"

Da H. Hesse, il lupo della steppa



io (bastardo):
ehi, lo sai che stasera e' la sua festa di laurea, fagli gli auguri!!
polacca (ignara): ma ti sei laureato!! auguri sono conten..
pallutti': oh sinti vaffanculo, va ve'? vaffanculo!!!

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