Diario di uno qualunque in una giornata qualunque in un treno qualunque dei giorni nostri:

Cara giovane manager seduta davanti a me con la tua spocchiosa figura di magra donna in carriera a suon di massaggi e diete di verdurine, sappi che non mi arrapi manco per il cazzo.
Quella tua borsetta firmata appoggiata sul tavolino come un trofeo di caccia faresti bene a spostarla prima che ci vomiti dentro per improvvisa nausea da contemporaneità. E per cortesia, smettila di usare il fottuto Blackberry, stra-abusato simbolo di scalata sociale, per decantare i tuoi stracazzutissimi poemi in commercialese imbottiti di loop, mood, flood, flop e cip e ciop. Perché non impressioni proprio nessuno, che quella smerdata a chiazze giallorosse che ho trovato in bagno mi ha interessato molto di più.

Sei il bidone dell'umido di questo mondo in cancrena e non lo sai.

Cordiali saluti,

Quellodelsedileaccanto

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